22.06.2012: Rifugio Bozzi

Anche questa volta Tullio ha scelto la giornata perfetta. Clima gradevole per una pedalata al 100% sotto il sol leone.

Partenza da casa alle 7:15 e in sella dalle 9:05; salita non troppo tecnica ma sempre impegnativa (con qualche breve “strappetto”) e alle 11:05 abbiamo conquistato il più alto Rifugio Bresciano raggiungibile in MTB (2.487 mt.).

Cambio d’abito, qualche foto di rito e poi pasta al ragù di cervo e formaggio fuso.

Inizio della discesa al termine della quale i vecchi mi hanno sgridato perché mi hanno dovuto attendere ma, del resto, un paesaggio così doveva essere fotografato.

Grazie a tutti i partecipanti e alla prossima.

26.05.2012: Edolo-Aprica-Stazzona-Tirano-Mortirolo (da Mazzo)-Trivigno-Edolo (100 km)

Partecipanti (in ordine alfabetico): Tullio Marchesi, Claudio Meloni, Giulio Morosini, Sandro Pietroboni e Bruno Savoldelli (il sottoscritto)

Giro programmato: Edolo, Aprica, Stazzona, Tirano, Mazzo di Valtellina, Passo del Mortirolo, Trivigno, Edolo

Partenza da casa di Giulio: 8:15 (l’ultimo arrivato sono stato io per un pit-stop imprevisto)

Partenza da Edolo: 9:30

Attacco da Mazzo: 11:55

Tempo di risalita del passo: 1h 45′

Tempo di arrivo alle macchine: 18:30 (dopo aver visto arrivare il Giro d’Italia)

Km percorsi: 100 Km

Impressioni: è un periodo (meteorologicamente parlando) che non si riesce a capire, un attimo il sole, poi diluvio, poi schiarite quindi la giornata è stata un’incognita fino alla mattina. 7.30 sveglia, guardo fuori dalla finestra e vedo che è sereno (e vai) mi preparo, mi incontro con gli AMICI DI PEDALE e via alla volta di Edolo. Alle 9:30 si parte con le biciclette; il paesaggio è affascinante (Edolo, Cortenedolo, Corteno Golgi, Aprica, Stazzona, Tirano). Giunti a Tirano piccola sosta per i rifornimenti e poi via verso Mazzo di Valtellina.
Nel salire dall’infinito rettilineo di Tirano penso “… sarà proprio dura come dicono tutti???…” e intanto Mazzo si avvicina; a poche centinai di metri dall’attacco incrociamo due ciclisti che ci dicono tornate indietro; noi ovviamente non li ascoltiamo e proseguiamo (ormai l’adrenalina ci ha resi “sordi”) ed ecco la mitica salita.
Ci salutiamo (perché ognuno la deve fare al ritmo che se la sente) e ci diamo appuntamento in vetta (siamo tutti sicuri che arriveremo, troppo forti); piazzo la WebCam di Alberto per riuscire a riprendere la salita e via … dopo qualche centinaio di metri duretti di “riscaldamento” ecco il primo cartello che ci fa capire che “sarà lunga” (infatti indica 33° tornante). Memore che salendo dallo Stelvio i tornanti erano di più e ricordando quello che ho letto su questa salita (anche da vari blog) mi ripeto “QUESTA E’ UNA SALITA DI TESTA, PRIMA CHE DI GAMBE” e allora via…la cosa incredibile è che dopo ogni tornante ripidissimo c’è né subito un altro altrettanto ripido.
Intravedo una casetta con una meravigliosa fontana (la fatica fa apprezzare anche le cose più banali) ma decido di non fermarmi solo perché, conoscendomi, temo che “psicologicamente” non partirei più; sono talmente consapevole di questo che, anche arrivati al monumento di Pantani urlo “GRANDE MARCO” ma non mi fermo e continuo imperterrito la salita.
A un certo punto mi viene un atroce dubbio; su un forum avevo letto che una colonnina blu segnalava l’inizio della salita ma io non l’ho vista (azz… non dovrò ancora raggiungerla????). Incrocio poche bici e qualche gruppetto di persone che salivano a piedi ma ecco che intravedo la vetta, con Sandro che mi aspetta e mi applaude. Il Mortirolo, la terza salita più dura d’Europa è stata conquistata dal sottoscritto e dagli AMICI DI PEDALE.
Dicevano che fare il Mortirolo (the real) da Mazzo era dura ed è proprio vero; in totale sono 12 km ma i primi 9 sono veramente infiniti e non ti danno respiro un secondo (va proprio affrontata di “testa” prima che di “gambe”); dopo aver visto transitare gli atleti il Tullio ha proposto di fare il rientro da Trivigno; un vero spettacolo.
Il rientro, eccitati dall’impreso, lo abbiamo fatto alla media di 40 Km/h; da veri CICLISTI.

Conclusioni: Tutto perfetto (giornata, tempo, giro e, soprattutto, compagnia); grazie davvero a tutti gli “AMICI DI PEDALE” senza i quali questa giornata non sarebbe stata possibile. PEDALARE CON VOI E’ SEMPRE UN PIACERE!
P:S.: Nella sessione foto ho messo le foto della giornata (attendo quelle degli amici per arricchire l’archivio).

 

07.02.2012 – Ringraziamenti

GRAZIE A CHI MI HA FATTO GLI AUGURI
– scrivendomi sulla bacheca di FaceBook
– mandandomi una mail
– chiamandomi al cellulare
– scrivendomi in WhatsApp
– mandandomi SMS
– chiamandomi a casa
– dicendomelo di persona
– a chi NON HA POTUTO farmi gli auguri ma mi vuole bene.

A TUTTI QUANTI 38 VOLTE GRAZIE

21.05.2011 – Passo della Presolana

Sabato mattina il sottoscritto, Alberto, Beppe ed Ennio sono partiti da casa attorno alle 8,30 per il Passo della Presolana; ragazzi miei, un vero spettacolo. L’unica nota stonata il rientro che, se fatto lungo la VIA MALA, costringe a imboccare tre gallerie a tratti buie (sarebbe meglio dire NERE). Comunque giro completo di 70 km e tutto ok; alle 11.40 ero già sotto la doccia e alle 12.00 gustavo una pasta veramente buona (la fatica fa apprezzare…). Grazie a tutti e alla prossima.

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